Bocconi avvelenati

Avvelenare gli animali è un reato

L’uccisione di animali  è un reato e l’autore di questi gesti, se individuato, subisce una condanna. Il codice penale (art. 544-bis) punisce infatti l’uccisione di animali per crudeltà  e spargere polpette avvelenate allo scopo di uccidere animali è molto rilevante per la legge. Anche se l’animale si salva, si configura comunque il reato di maltrattamento (art. 544-ter) che, in caso di morte, si trasforma in maltrattamento aggravato dalla morte.
Se notiamo qualcosa di sospetto dobbiamo immediatamente allertare il Comune, che provvederà a porre un avviso ai cittadini di sospetto avvelenamento, facendo intervenire le autorità sanitarie che, se troveranno bocconi avvelenati, procedono alla bonifica della zona.


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Il segnalante sarà richiamato per verificare l'identità e confermare la segnalazione
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d.P.R. n. 445/2000: Chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dal presente testo unico è punito ai sensi del codice penale e delle leggi speciali in materia
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Leggi che tutelano gli animali: 189/04

“Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate"

Nel codice penale è stato inserito il TITOLO IX BIS (art. 544 bis), intitolato “Delitti contro il sentimento degli animali”. A seguito di tale modifica, il maltrattamento degli animali da semplice contravvenzione diventa un delitto. Questo cambiamento comporta un aggravamento delle pene, che cambia da ammenda a reclusione e/o multa.

La differenza tra ammenda e multa è normata e a tal proposito vale la pena ricordare che entrambe sono pene pecunarie, ma, mentre per l'ammenda il CP recita così:

Art. 26 del codice penale prevede che: 

“ La pena dell’ammenda consiste nel pagamento allo Stato di una somma non inferiore a euro 20 né superiore a euro 10.000”

per la multa la differenza è la seguente:

Art. 24 del codice penale recita quanto segue: 

“La pena della multa consiste nel pagamento allo Stato di una somma non inferiore a 50 euro, nè superiore ad euro 50.000. Per i delitti determinati da motivi di lucro , se la legge stabilisce soltanto la pena della reclusione, il giudice può aggiungere la multa da euro 50 a euro 25.000.”

Tra le novità introdotte dalla nuova legge vi è il ruolo delle associazioni protezionistiche chiamate ad intervenire in prima persona attraverso l’affidamento degli animali oggetto di sequestro e/o confisca.

l’animale è un essere vivente capace di soffrire, e, pertanto, chi compie un atto di crudeltà nei confronti di qualsiasi animale, o lo uccide per divertimento, compie un reato e può essere punito.

Il maltrattamento di animali è normato specificamente nell'art. 544 ter del codice penale. É un delitto punito con la reclusione ed è un reato perseguibile d'ufficio. Ciò significa che è sufficiente la prima denuncia perchè le autorità  si muovano autonomamente.





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